19 maggio 2006

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Pollice alzato

Una delle caratteristiche locali che balzano all'occhio immediatamente e' l'uso del pollice alzato in segno di approvazione e saluto. Non e' tanto il gesto in se' a colpire l'attenzione, quanto la sua diffusione. E' usato praticamente da tutti, parcheggiatori, camerieri, impiegati, ragazzi, anziani...
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15 maggio 2006

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Campos de Jordão

Sabato mattina un collega mi ha portato in una localita' turistica di montagna (1600 m) chiamata Campos de Jordão. Ubicata in una zona chiamata "Svizzera brasiliana", e' una cittadina dall'aspetto bavarese, con le Fachwerkhaeuser, le case a graticcio (per i non architetti, sono quelle case con i muri bianchi con le travi portanti in legno scuro, la tipica casetta di Hansel e Gretel, per capirci). In quest'atmosfera un po' surreale, scenario alpino a 200 Km da San Paolo, abbiamo trascorso una bella giornata in totale relax ("relaxe", altra parola chiave del vocabolario brasiliano), pasteggiando in un "tipico" ristorante tedesco (chiamato Baden-Baden...) con birra prodotta secondo la Reinheitsgebot (la legge tedesca del 1516 che stabilisce che per la fabbricazione si possono usare soltanto 4 ingredienti: acqua, orzo, luppolo e lievito).
A dir la verita', la cittadina ha soltanto alcune vie in perfetto stile tedesco. Il resto sono villette (e parecchie villone) della borghesia benestante di San Paolo che ha eletto questo luogo a localita' di villeggiatura in cui rifugiarsi per sfuggire alla calura estiva. Non mancano le occasioni di svago: ci sono sentieri nel bosco, una cascata chiamata "Doccia d'argento", punti panoramici, maneggi, percorsi avventura con ponti tibetani e tirolesi tesi tra gli alberi ad alto fusto. A proposito di alberi, e' tipica di questa zona una specie rara di pino, in latino Araucaria angustifolia (pino del Parana', in italiano). Ho fatto alcune foto al bosco che ha un'aria davvero magica. Altro che Svizzera, sembra un paesaggio alieno. Passando dal cosmico al gastronomico, da questi alberi cadono delle pigne che contengono dei semi simili alle castagne (anche nel sapore; si cucinano lessi).
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Ribellioni nelle carceri

Soltanto una linea di rassicurazione: le recenti ribellioni nelle carceri non hanno avuto - finora :-) - ripercussioni sulla mia vita, a parte quelle derivanti dal collasso pressoche' totale del traffico in tutte le arterie della citta'...
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12 maggio 2006

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Camion

La maggioranza dei camion di San Paolo e' carrozzata "Facchini". Sembra di essere sull'A4 Brescia-Bergamo. Se non fosse per i cassoni dei camion aperti, che non sono metallici, come in Europa, ma di legno, anche quelli nuovi. E quasi sempre sono decorati con motivi floreali. Da questo si puo' concludere che: in Brasile il legno e' piu' economico del metallo; costa meno disegnare a mano dei fiori sulle assi dei cassoni che verniciarli a macchina.

Un esempio a caso:
Cercare "caminhoes" in Google per altri esempi.

Un altro dettaglio che puo' interessare gli appassionati di tecnica automobilistica: le gomme dei camion sono collegate a un sistema di rilevamento di cali di pressione. Data la bassa qualita' del manto stradale, per evitare incidenti gravi, in caso di foratura (quindi di perdita di pressione) il sistema avvisa immediatamente l'autista e al tempo stesso insuffla aria nel pneumatico. In apparenza si vedono degli strani tubi collegati al mozzo della ruota.
Non ho trovato foto (non so come si chiamano in portoghese), ma appena ne trovo una la metto online.
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Dal barbiere

Ieri sera sono andato a farmi tagliare i capelli. "Eu no falo portugues, desculpa", esordisco. "Italiano", dico. Il barbiere, un bel mulatto che potrebbe facilmente avere successo in uno dei tanti talk show televisivi italiani, mi stringe la mano e mi dice "Molta pizza!". Sorrido.
La barberia e' simile a quelle italiane degli anni '50: mobile portaspecchi ricoperto di formica, un lavandino in un angolo, poster ingialliti alle pareti, un televisore appeso al soffitto, un cartello con il prezzo (10 real, meno di 4 euro). Do' un occhiata piu' da vicino all'etichetta stampigliata sullo specchio e leggo "Gennaro Schiavone - moveis" (o qualcosa del genere, "mobili", comunque). Lo sapevo. Ormai sono abituato a scovare prodotti italiani all'estero nei luoghi piu' impensati. In questo caso e' piu' che probabile che il signor Schiavone sia un italiano di seconda o terza generazione, ma la sostanza non cambia.
Mentre mi taglia i capelli, l'argomento cade, inesorabilmente, sul calcio e sulla prossima Coppa del Mondo, "a Copa", che a quanto pare sta gia' paralizzando il paese. Dice che il Brasile non vincera', che sara' difficile ripetere le prestazioni degli ultimi anni.

E' noto che i migliori selezionatori tecnici provengono dalle barberie.
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9 maggio 2006

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Pranzo a peso

I ristoranti per lavoratori offrono i pasti a peso. Mi sembra un gran bel sistema: ognuno si serve in un piatto tutto quello che vuole (self-service) e alla fine del percorso c'e' una bilancia su cui si appoggia il piatto. Si paga un tanto al grammo (o all'etto, non so; mi sono sempre fidato). Le bevande e i dessert a parte. Oggi ho mangiato un'insalata, due fette di arrosto, una patata in umido e una spremuta d'arancia, per 5 real (= 1.90 euro al cambio odierno). Comincio a capire perche' gli europei vogliono venire a vivere da queste parti.
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Chevrolet Corsa e Fiat Siena... in ordine sparso

Condominio, catapecchia, condominio, casupola, condominio, condominio, grattacielo, baracca, "favela", grattacielo. Uno dopo l'altro, dopo l'altro e l'altro ancora e ancora, non finisce, sembra non finire. Mai. Strade fatiscenti martoriate dal traffico, dalle piogge e dal calore. Cartelli, cartelloni, annunci, sembra l'America; e' America, d'altronde. E ancora auto, furgoni, moto, modelli ignoti di case note, l'Opel si chiama Chevrolet, la Fiat vende la Siena, il modello che sto guidando in questi giorni. Sembra di guidare un Ape (fa lo stesso rumore). 6 milioni di auto. 4 motociclisti morti ogni giorno in incidenti stradali. Sulle strade le gobbe d'asfalto per rallentare il traffico. In alto i semafori intelligenti con il "countdown" per velocizzarlo. I motociclisti che portano le pizze a domicilio se le caricano sulla schiena con uno zaino speciale, cubico. Sfilano fra le auto incolonnate suonando il clacson a ripetizione. Pe-pe-pe-pe...
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8 maggio 2006

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Domenica sera a São Caetano do Sul

Dalla finestra dell'hotel si spande un manto di luci che oltrepassa i limiti dell'orizzonte, inarrestabile. Cresce fino a riempire tutto lo spazio. Questa ipertrofia di edifici tutti diversi fra loro e' la marca della citta', e' la citta'. Per quello che ho visto finora, San Paolo e' una megalopoli decadente e rinascente al tempo stesso, con vestigia di un passato coloniale e proiezioni di un futuro fantascientico. Accanto ai marciapiedi sconnessi, ai muri senza intonaco, alle insegne dipinte a mano con lo spray, spiccano condomini recintati protetti da guardie armate. Graffiti runici ricoprono la totalita' dei palazzi abbandonati. E' strano, sono diversi da quelli europei, come se volessero rivendicare una loro unicita' almeno in questo. Questo, perche' il resto e' un sincretismo di culture europee e statunitensi: centri commerciali giganteschi, insegne al neon smisurate, chioschetti che vendono hot-dog, ma anche maggiolini e furgoni VW, FIAT, pizzerie italiane...
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All'aeroporto di San Paolo

Arrivo all'aeroporto.
Odore di formaggio. Non chiedetemi perche'.
Al controllo passaporti ci sono due code, una per i brasiliani, una per gli stranieri. Considerazione: le file sono indistinguibili. Nella coda per i brasiliani vedo scorrere bianchi, neri, gialli, persone di tutte le razze e di tutte le estrazioni. Nell'altra pure.

Melting pot.
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Che cosa ci faccio in Brasile

L'azienda per la quale lavoro, la VAW-arvato ha vari uffici sparsi per il mondo, principalmente vicino agli stabilimenti del gruppo Volkswagen. L'ufficio brasiliano, ubicato a Sao Caetano do Sul (alla periferia di San Paolo) da tempo ha gravi problemi organizzativi nell'area traduzioni. Come ultima risorsa, hanno deciso di mandare qualcuno dalla Spagna, cioe' me, per cercare di mettere un po' di ordine nel dipartimento. Ovvero, come si puo' facilmente dedurre, stanno alla frutta...
Rimarro' qui dal 23 di aprile fino al 26 di maggio, alloggiato presso l'hotel Parthenon.
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Churrascaria

Tanto per iniziare: qui c'e' gente che muore letteralmente di fame. E al tempo stesso, ci sono ristoranti, chiamati "churrascaria" come quello che trovate al link indicato. Sono posti enormi, alcuni con mille coperti (si', mille!), in cui regna l'opulenza sfrenata. Buffet con ogni ben di dio, e stuoli di camerieri in livrea che offrono spiedi di carne alla griglia grondante olio e sale... Quando si e' saturi, si segnala al cameriere che non se ne vuole piu' alzando una piccola bandierina/semaforo di metallo. Quando se ne vuole ancora, si rimette la bandierina sul verde.
Si puo' andare avanti per ore. Il prezzo si aggira sui 30-40 real, cioe' 15 euro...

Mangiate, poi uscite e vedete uno disteso sul marciapiede che dorme, o e' morto, non e' dato saperlo.

Mah.
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Brasile 2006

Come trascorrere 5 settimane a San Paolo (20 milioni di abitanti) e... sopravvivere.
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