8 luglio 2010

// // Lascia un commento

Invasore italiano a Durban - Rilasciato su cauzione

Invasore italiano a Durban
Rilasciato su cauzione

Inneggiando a Cassano era già entrato sul campo in Italia-Olanda e Sampdoria-Napoli. Nonostante una condanna a 10 mesi di carcere e un'interdizione dagli stadi fino al 2018, ha puntato al Mondiale in Sudafrica ed è entrato al 4' di Germania-Spagna. Arrestato, è uscito dopo il pagamento di 3 mila rand, circa 300 euro

Mario Ferri, invasore di campo italiano, ghigna mentre gli stewart lo bloccano dopo la sua 'impresa' a Durban. Ap
Mario Ferri, invasore di campo italiano, ghigna mentre gli stewart lo bloccano dopo la sua "impresa" a Durban. Ap

DURBAN (Sudafrica), 7 LUGLIO 2010 - È stato rilasciato su cauzione ed espulso Mario Ferri, il giovane italiano che ha invaso il campo durante la semifinale Germania-Spagna. Al processo per direttissima svoltosi a Durban, dopo l'arresto, l'"invasore" è stato incriminato in base a una legge sudafricana del 2006 che punisce qualsiasi turbativa allo svolgimento delle partite di calcio. Il giudice gli ha però concesso le attenuanti generiche perché non era armato e non aveva intenzioni minacciose e gli ha imposto una cauzione di 3 mila rand, cira 300 euro.

di parola — Lui. Mario Ferri, specialista in invasioni di campo, la parola l'ha mantenuta: "Parto da invasore, o entro o entro", aveva dichiarato al quotidiano il Centro di Pescara. Una decina di giorni fa si era imbarcato per il Sudafrica per il suo terzo obiettivo dopo quelli centrati in Italia-Olanda del novembre scorso e poi in Sampdoria-Napoli, ultima di campionato in maggio: invasione di campo sempre per inneggiare al suo idolo Antonio Cassano. E al 4' di Germania-Spagna ha raggiunto l'apice di questa sua discutibile carriera. Ha fatto un mezzo giro di campo, ha suonato sbeffeggiando la sicurezza una vuvuzela rossa, poi si è lasciato bloccare senza opporre resistenza: anzi sul suo viso è comparso un ghigno per "l'impresa" riuscita.

sponsorizzato — La maglietta azzurra con la "S" di Superman sul petto ormai è quasi un marchio di fabbrica. La scritta davanti può essere integrata: con un più internazionale "Peace in the word", unito al solito "Cassano in Nazionale" e un beffardo "Lippi te l'avevo detto". E ora si aggiungono anche i nomi di due sponsor: quelli che gli hanno finanziato questa trasferta, giusto per avere un po' di visibilità a livello intenazionale, quello che pochi eventi possono dare come una semifinale mondiale fra Germania e Spagna. Aveva studiato tutto nei particolari: "Fare irruzione in uno stadio del Sudafrica, nonostante il servizio d'ordine della Fifa, non è difficile. Ho guardato le partite, sono informato". Lo schieramento degli addetti alla sicurezza: ogni due metri per tutto il perimetro del campo, non lo ha frenato: "Entrare non è un problema". Poi, alla vigilia di questa semifinale, aveva mandato al sito calcioita.com una foto col biglietto per Germania-Spagna: entrata sud, Gate N, livello 6, blocco 319, fila 15, posto 12. Il segnale che tutto era pronto.

Mario Ferri suona la vuvuzela in campo a Durban. Epa
Mario Ferri suona la vuvuzela in campo a Durban. Epa

falco impenitente — Ferri, agente di commercio di 23 anni, detto il Falco, ancora non vuol capire quanto può costare una "cassanata" del genere. Dopo l'invasione di campo al primo minuto di gioco di Sampdoria-Napoli, 16 maggio, ha collezionato un arresto durato 12 ore in una cella di sicurezza della questura di Genova. Cui è seguita una condanna a 10 mesi di carcere, e ingresso vietato negli stadi italiani fino al 2018, sentenza aggravata per la recidività, visto che il 14 novembre del 2009 nello stadio Adriatico di Pescara, durante l'amichevole Italia-Olanda era già entrato in campo con la scritta "Cassano in Nazionale" esposta sulla solita maglia azzurra da Superman, passando di corsa davanti al c.t. Marcello Lippi. Per l'invasione a Pescara si è finto accompagnatore di un ragazzo sulla sedia a rotelle. A Genova ha usato la tecnica del falso steward, sfoderando una pettorina fosforescente comprata in un negozio di autoaccessori. Per l'invasione a Durban, pare sia ricorso alla tecnica del finto invalido. Sicurezza "sverginata" quando tutti gli addetti ai lavori pensavano fossero archiviate tutte le problematiche più delicate, senza episodi particolarmente eclatanti. Un italiano protagonista in semifinale: non era così che ce lo immaginavamo.

Maurizio Nicita

Mi stavo giusto chiedendo chi fosse l'imbecille che ha interrotto la partita di ieri e a cui, giustamente, la TV non ha dedicato neanche un'inquadratura. Neanche a farlo apposta, un italiano... Le solite belle figure internazionali...

Posted via email from Il labaro elettronico

0 comments: